Il 7 gennaio 1797 venne adottato per la prima volta il tricolore italiano.
La bandiera fu scelta dalla Repubblica Cispadana, una delle repubbliche sorelle – o giacobine – ispirate al modello della Francia rivoluzionaria. In quel particolare 7 gennaio fu scelta a seguito della Rivoluzione francese e della discesa in Italia di Napoleone Bonaparte.
Precedentemente, il tricolore fu visto dapprima a Genova il 21 agosto 1789, rappresentato su di una coccarda e l’11 ottobre 1976 a Milano, quando venne rappresentato per la prima volta su di una bandiera con i colori posti verticalmente sul vessillo.
I verbali della Repubblica Cispadana non specificarono la gradazione dei colori né la loro collocazione. Il 7 gennaio 1797 fu comunque la prima vera occasione nella quale il tricolore divenne per via ufficiale vessillo di uno stato italiano sovrano e assunse una vera valenza politica.
Il tricolore venne adottato successivamente dalla Repubblica Cisalpina –fusione tra la Repubblica Cisalpina e la Repubblica Transpadana – ma anche da altre entità politiche dipendenti francesi come la Repubblica Italiana del 1802-1805 e dal Regno d’Italia 1805-1814.
Durante l’ottocento, il vessillo tricolore italiano scomparse sempre più a favore di quello francese, apparendo in sporadiche occasioni come nei moti di Ciro Menotti di inizio anni ’30 e come vessillo di quella che fu la Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
Ufficialmente tornò il suo uso a pieno regime con il Regno d’Italia prima - seppur con al suo interno lo stemma sabaudo - e successivamente con la Repubblica Sociale Italia – con al suo interno l’aquila - e, naturalmente, con la Repubblica italiana.
Il 27 dicembre 1947 con la pubblicazione della Costituzione, il suo utilizzo venne inserito all’interno Art.12 e con una legge del 31 dicembre 1996 divenne ufficiale che, il 7 gennaio di ogni anno, sarebbe stata la Festa del Tricolore.
Viva l’italia, viva il tricolore!
Kommentarer