DDP 2025/2027 - La svolta strategica dell’Italia nella stagione dell’instabilità
- diversaitalia
- 3 giorni fa
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Il Documento Programmatico Pluriennale della Difesa 2025-2027, come analizzato nella Parte I, si inserisce in un quadro internazionale caratterizzato da instabilità diffusa e da una crescente competizione strategica, che impongono all’Italia un rafforzamento organico delle proprie capacità difensive.

La Parte II, invece, definisce gli obiettivi per l’evoluzione dello strumento militare, individuando la necessità di assicurare capacità operative multilivello e multi-dominio, elevata interoperabilità, maggiore autonomia tecnologica e resilienza dei sistemi critici. Il DPP sottolinea l’urgenza di colmare vulnerabilità strutturali, rafforzare le capacità informative e cibernetiche, garantire la sostenibilità logistica e migliorare l’architettura infrastrutturale e industriale del comparto difesa. Tali obiettivi sono coerenti con gli impegni assunti in ambito NATO e con le nuove esigenze derivanti dalla trasformazione degli scenari di conflitto, sempre più caratterizzati dall’interconnessione tra domini fisici e digitali.
Successivamente, sono illustrate le linee di sviluppo capacitivo, articolate in dieci settori programmatici. Esse comprendono il consolidamento delle capacità spaziali, fondamentali per la sicurezza delle comunicazioni e l’autonomia nella raccolta informativa; il rinnovo dei mezzi terrestri, orientato a piattaforme digitalizzate e interoperabili; e la modernizzazione del settore navale, che prevede il rinnovamento delle unità di prima linea, il potenziamento della dimensione subacquea e lo sviluppo di sistemi unmanned per la protezione delle infrastrutture critiche. Di particolare rilievo è il settore aeronautico, sostenuto da risorse pari a 46,6 miliardi fino al 2039, in cui il programma GCAP rappresenta il fulcro della capacità di combattimento di sesta generazione. Il DPP prevede inoltre un rafforzamento delle capacità missilistiche, la definizione di munizionamenti ad alta precisione, una profonda trasformazione digitale basata su architetture data-centric e l’espansione della ricerca scientifica e tecnologica attraverso programmi nazionali e cooperazioni europee e atlantiche. Completano il quadro il rinnovo delle infrastrutture, la tutela della capacità produttiva e gli interventi dedicati al mantenimento e alla ricostituzione delle scorte, particolarmente concentrati nei primi anni del periodo di programmazione.
Il piano di ammodernamento complessivo, delineato nell’annesso al Documento, si fonda su una dotazione finanziaria di 35 miliardi nella sola legge di bilancio 2025-2027 e prevede interventi scalari e progressivi destinati alla sostituzione dei sistemi obsoleti, allo sviluppo di tecnologie emergenti e al rafforzamento delle capacità multi-dominio. Una particolare priorità è attribuita ai sistemi a pilotaggio remoto e allo sviluppo della sicurezza cibernetica, considerata elemento essenziale per la protezione degli assetti nazionali e per la coerenza dell’azione difensiva in contesti caratterizzati da minacce ibride. Il Documento conferma inoltre il ruolo strategico della cooperazione con il MIMIT, essenziale per sostenere la filiera industriale della difesa e preservare il vantaggio tecnologico del Paese.
Il DPP 2025-2027 delinea dunque un percorso organico di trasformazione dello strumento militare, orientato alla modernizzazione delle capacità operative, alla valorizzazione del capitale tecnologico e umano e alla tutela degli interessi vitali del Paese in un ambiente internazionale destinato a rimanere complesso e competitivo. Giovedì 4 dicembre alle ore 8.30 il Ministro della Difesa Guido Crosetto è chiamato a illustrare e analizzare il Documento in tutte le sue componenti dinanzi alle Commissioni congiunte Difesa della Camera e Affari Esteri e Difesa del Senato.







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