A seguito della - a quanto pare - innocenza di Mimmo Lucano (fatto salvo per la condanna a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio) dai capi di accusa relativi al modello di integrazione dei migranti di Riace, la sinistra si scopre garantista.
L’odierna minoranza, e svariati suoi seguaci, esultano per l’assoluzione di Mimmo Lucano e chiedono le scuse da parte di chi, per anni, l’ha messo alla gogna.
Il concetto mosso dai progressisti e socialdemocratici è corretto: una persona è innocente fino a prova contraria e non merita di essere messo alla berlina dei media e al ludibrio pubblico.
Sorprende però che scoprono questo concetto quando un loro esponente riceve questo incivile trattamento.
Sarà la volta buona che la sinistra smetta di utilizzare a suo piacimento la magistratura per vantaggi politici - lavorando quindi per una giustizia garantista - o è semplicemente un gioco di due pesi e due misure?
Siamo persone buone ma non raggirabili: sappiamo già la risposta.
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