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Immagine del redattoreMichele Carrani

Goodbye Bojo

Nella giornata di ieri il Premier britannico Boris Johnson ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Come è arrivato a ciò?



Il Premier rimarrà in carica finché i Tories indicheranno il suo successore o attueranno elezioni lampo. Un Déjà-vu poiché lo stesso BoJo successe la dimissionaria Theresa May dal suo incarico di Primo Ministro.


Il clima di astio da parte dei Conservatori, oltre a quello ovvio dei laburisti, nei confronti della figura di Johnson non è di recente creazione. Seppur appoggiato in toto dal Parlamento per le sue scelte riguardanti la vaccinazione dei cittadini inglese, già due anni fa iniziava ad entrare in un tornado di scandali. Il suo ex consigliere, tal Cummingus, ha dichiarato al The Mirror di festini tenutisi all’interno di Downing Street a Maggio e Aprile 2020, che hanno decretato il Partygate. Il secondo è quello che desta più scalpore poiché avvenuto il giorno seguente delle cerimonie, ristrette ai soli famigliari, del funerale del Principe Filippo Duca di Edimburgo.


Il mese scorso Johnson ha mantenuto il suo incarico nonostante la mozione di sfiducia presentata dai suoi deputati. I guai per Bojo continuano, infatti poco dopo segue un altro scandalo, quello legato alla figura del Deputy Chief Whip (pontiere tra Governo e Parlamento), tal Chris Pincher. Il deputato conservatore è stato accusato di atteggiamenti molestatori nel 2019, dove secondo i tabloid inglesi avrebbe palpeggiato due uomini, di cui uno deputato. Il Premier ha dichiarato di non essere a conoscenza delle abitudini del pontiere ma la maggioranza dei deputati Tories erano in contrasto verso queste dichiarazioni.


Dopo questo scandalo, a inizio luglio hanno abdicato due volti noti del governo inglese: Rishi Sunak, Cancelliere dello Scacchiere; Savid Javid, a capo del dicastero della sanità inglese. Seguono l’esempio degli uomini vicini a Bojo altri cinquanta esponenti conservatori, il tutto in meno di due giorni, defezione più ampia della storia dei governi britannici.


In “pole” per il posto di Premier ci sono: l’ex Cancelliere Rishi Sunak e i ministri Penny Mordaunt e Liz Truss.


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