La Commissione europea presenta il nuovo quadro finanziario pluriennale 2028 – 2034
- diversaitalia
- 25 lug
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In data 16 luglio 2025, la Commissione europea ha presentato ufficialmente la proposta per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP). Il piano, dal valore complessivo di quasi 2.000 miliardi di euro, rappresenta una risposta strutturale alle grandi sfide geopolitiche, economiche e ambientali che l’Europa si trova ad affrontare, ponendosi l’obiettivo di rafforzare l’autonomia strategica, la resilienza e la competitività dell’Unione.

La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha affermato che, in un contesto di instabilità internazionale il bilancio costituirà lo strumento cardine per permettere all’Europa di determinare il proprio destino, promuovendo pace, prosperità e i valori fondanti dell’Unione.
Il bilancio proposto si configura come il tentativo di rafforzare la capacità dell’Unione di realizzare le sue priorità fondamentali, rispondendo con maggiore rapidità a crisi impreviste e integrando le politiche esistenti con nuovi strumenti di investimento.
In ambito difensivo, il bilancio prevede uno stanziamento senza precedenti di 131 miliardi di euro destinati a progetti nei settori della sicurezza, della difesa e dello spazio. È prevista anche un’importante espansione della mobilità militare, attraverso il Meccanismo per collegare l’Europa, che supporterà investimenti in infrastrutture dual use e progetti energetici transfrontalieri.
Dal punto di vista finanziario, invece, oltre a una riforma del sistema delle risorse proprie, la Commissione propone l’introduzione di cinque nuovi strumenti di finanziamento europei. Tra questi figurano una quota dei proventi del sistema ETS, le entrate generate dal meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (CBAM), un contributo basato sui rifiuti elettronici non raccolti, un’accisa sul tabacco e una contribuzione annuale da parte delle grandi imprese attive nel mercato unico con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Queste misure dovrebbero generare complessivamente circa 58,5 miliardi di euro l’anno assicurando risorse stabili e moderne per finanziare le priorità dell’Unione, riducendo al contempo la pressione sui bilanci nazionali.
Per quanto riguarda la digitalizzazione e la competitività, il QFP prevede la creazione di un Fondo europeo per la competitività con una dotazione di 409 miliardi di euro. Questo strumento sarà dedicato al sostegno di investimenti strategici nei settori della transizione verde, della digitalizzazione, della bioeconomia, della salute e della difesa. Il fondo opererà secondo un regolamento unico e offrirà un accesso centralizzato ai finanziamenti, con l’obiettivo di accelerare i processi e attrarre investimenti pubblici e privati. Sarà inoltre pienamente integrato con il programma Horizon Europe, dotato di 175 miliardi di euro, per accompagnare progetti innovativi lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla fase di concezione fino alla scalabilità industriale.
La proposta della Commissione sarà ora esaminata dal Consiglio dell’Unione europea. L’adozione del QFP richiederà l’unanimità degli Stati membri, previo consenso del Parlamento europeo. Alcune componenti delle risorse proprie dovranno inoltre essere approvate secondo le procedure costituzionali nazionali. In sintesi, si può affermare che queste misure dimostrano l’intenzione dell’Unione di rafforzare la propria autonomia economica, tecnologica e strategica, promuovendo un’Europa più integrata, resiliente e preparata ad affrontare le sfide del prossimo decennio.
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