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Ciao Piero. Grazie.

Immagine del redattore: Michele CarraniMichele Carrani

Oggi il nostro paese perde una figura di riferimento nel campo giornalistico, una persona che ha portato ai più nozioni di scienza che difficilmente avrebbero compreso.



Piero è il simbolo per antonomasia della divulgazione scientifica in televisione, ha il merito di aver spiegato agli italiani teorie scientifiche che prima erano solo di dominio di intellettuali e scienziati.

L’esperienza di Piero nel piccolo schermo inizia a metà anni ’50, quando in seguito ad un inizio di carriera nel mondo del jazz, viene assunto in Rai con il ruolo di giornalista dapprima radiofonico e successivamente con l’avvento della televisione come corrispondente estero del telegiornale dell’allora Programma Nazionale (oggi Rai Uno). Dopo varie esperienze alla conduzione del TG, nel 1981 crea il suo primo e celebre programma di punta Quark (diventato poi nel 1995 Super Quark).

La sua missione l’ha portato più volte a scontrarsi, nel palinsesto, con programmi molto seguiti seppur frigidi e di bassa leva, ma ha sempre “sconfitto” gli avversari nello share televisivo.

Ci mancherai Piero, sappiamo che la tua forza e la tua passione sono state trasmesse in modo eccelso a tuo figlio Alberto, al quale ci stringiamo.

A Dio, Piero.

Grazie


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